» Santa Monica gdr

Libri, libri ovunque.

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serenitatis
view post Posted on 3/4/2016, 20:07     +1   -1




scheda pg - narrato - parlato - pensato Era una bella giornata. Il sole splendeva, gli uccellini cantavano e tutto andava liscio. Era da qualche settimana che mi trovavo qui a Santa Monica. Dopo il trasferimento da New York, avevo cercato subito il lavoro, e tra uno scatolone e l'altro, inviavo curriculum a tutto spiano. Ormai la casa era pronta, le scatole che invadevano casa mia erano sparite, i mobili erano apposto e tutto era in ordine.
Dopo aver inviato tanti di quei curriculum da non sapere il numero esatto, mi chiamò una signora dicendomi che c'era un posto in una libreria come commessa. Era il lavoro perfetto per me. Stare tutto il giorno immersa nei libri. Cosa potevo volere di più?
Quel giorno mi svegliai presto, e dopo aver fatto la solita routine, mi iniziai a preparare perché attaccavo a lavorare appena dopo pranzo. Mi vestii e uscii. Non ero ancora abituata a muovermi per la città, ma per fortuna la libreria in cui avevo iniziato a lavorare era poco distante da casa mia e potevo tranquillamente raggiungerla a piedi nel giro di un quarto d'ora. Adoro di gran lunga di più fare una bella passeggiate che utilizzare mezzi di trasporto.
Arrivata davanti al mio posto lavoro entrai, salutai la mia collega Kim, andai a posare la mia borsa dietro il bancone e iniziai subito a mettere in ordine vari libri che erano appena arrivati.
No! Altri scatoloni!
«L’unico modo per liberarsi di una tentazione è di abbandonarsi ad essa.»
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view post Posted on 3/4/2016, 22:27     +1   -1
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scheda pg - narrato - parlato - pensato La cosa più difficile da fare la mattina per me è svegliarmi. Insomma, il letto è troppo caldo e morbido per poterlo lasciare da solo. Il cuscino sembra che mi chiami. "Sean non uscire, o divorziamo." Io e il mio caro cuscino siamo praticamente sposati. Infatti dormiamo insieme ogni notte. Poi le mie coperte tengono tanto caldo, quindi è un dispiacere lasciare questo bel mio mondo.
"Ma devo, e dico DEVO, svegliarmi" mi dico ogni mattina. Il problema? Già cinque minuti dopo, a volte anche meno, mi sono addormentato di nuovo. Tornato dal mio caro cuscino, dalle splendide coperte e da quel strano mondo, che sarebbe il mondo dei sogni.
Dico strano perchè finisco con l'agitarmi tutta la notte per quello che sogno, però la mattina quando mi sveglio, se mi sveglio, non ricordo assolutamente quello che ho sognato.
Come faccio a sapere che mi agito? Beh... La sera quando mi metto a letto di solito la mia testa è sul cuscino, come tutti suppongo. Molte volte però mi sveglio con la testa dove di solito stanno i piedi e con i piedi sul cuscino. Quindi le ipotesi sono due: sono una sonnambulo e passeggio per la casa, o chissà dove, per poi tornare a letto in quella posizione o, che mi sembra anche più logica come spiegazione della prima, mi muovo tanto durante il sonno da spostarmi completamente.
Mi alzo con la lentezza di una lumaca e come uno zombie vado a prepararmi.
Dieci minuti dopo, o forse di più, esco di casa, salgo sulla mia moto e vado verso la città.
È passato molto tempo dall'ultima volta in cui ho letto un libro. Un libro che mi piacesse veramente. Passare le giornate a fare sport o a stare con gli amici, tranne quando tornavo dai Metthews in Texas, non aiuta molto al mio tempo per leggere. E io dovo leggere. È una cosa più forte di me. È come se, non leggendo qualcosa di "leggibile" per un po' di tempo, perdessi una parte di me. E di parti di me, ne ho già perse abbastanza direi. Quindi appena alzato oggi ho deciso di andare a comprare un libro. Uno nuovo, uno mai letto. Magari di qualche autore emergente. Mentre percorro con la mia moto la strada mi guardo interno. Sto sempre più imparando a conoscere questa città. Vivo qui da un po', ma riesce sempre a sorprendermi. Fermo la mia rimbombante moto davanti alla libreria ed entro.
Leggiamo per cambiare la nostra realtà entrando in un'altra.
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serenitatis
view post Posted on 3/4/2016, 22:59     +1   -1




scheda pg - narrato - parlato - pensato Inizio a levare tutti i libri che sono dentro alle scatole e l'odore di libri nuovi mi invade le narici. Se il mio amore per la lettura non si può descrivere, allora si può descrivere ancora meno il mio totale amore per l'odore di libri. Inizio a formare diverse file che poi dovrò portare nei vari reparti sparsi per la libreria. Narrativa, romanzi storici, gialli, rosa, horror, classici... Ce ne sono così tanti che non riesco neanche a ricordarli tutti. Dopo aver fatto otto file diverse, inizio a disporli sugli scaffali in ordine alfabetico. Adoro mettere in ordine le cose, forse perché mi piace vedere tutto con un senso logico. Mentre metto apposto do una sbirciata ai nuovi libri arrivati e mi metto a leggere le prime righe della trama per sapere se poi potranno avere l'onore di essere aggiunti alla mia lunghissima lista di libri da leggere. Ogni volta aggiungo sempre libri, pur sapendo che non avrò mai abbastanza tempo nell'arco della mia vita per leggerli tutti.
Dopo essermi segnata qualche titolo su un pezzo di carta che tengo sempre nella tasca dei pantaloni, passo alla rassegna della seconda pila di libri. Appena mi avvicino scontro la scatola che si trovava per terra che fa cadere tutta la pila di libri rosa che avevo impilato con grande cura. Merda! penso.
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view post Posted on 4/4/2016, 06:11     +1   -1
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scheda pg - narrato - parlato - pensato Entro. E la prima cosa che sento è l'odore dei libri. Una cosa che mi affascina da tempo. I libri da cui studiavo io da piccolo mentre ero alla fattoria dei Matthews avevano l'odore del fieno, perchè passavo tanto del mio tempo a studiare nel fienile dove Helen non ci poteva andare. Era per restare solo e potermi concentrare. Poi, dopo la mia partenza dall'America, ho iniziato a studiare nella grande biblioteca del castello dei miei. Lì i libri avevano un odore diverso. Quasi di stantio e di storia. Anche perchè, quei libri, una storia c'è l'avevano. Anni e anni di principi e principesse ci avevano passato i propri giorni. E, ovviamente, i libri del galateo avevano un odore diverso da quelli di storia o da quelli di grammatica. Erano più rigidi, e avevano l'inconfondibile odore di lavanda. La lavanda il profumo che usava la mia governante. Anzi era il profumo del fiore che rappresentava il nostro ramo della famiglia. Ed era spesso usato dalla mia famiglia, anche perché cresceva non lontano dalla tenuta. Infine c'era l'odore dei libri nuovi, uno strano odore come di legno appena tagliato e qualcos'altro. Forse l'inchiostro. O forse chissà cos'altro. Fatto sta che quest'odore agrodolce mi investe appena entro. Non faccio in tempo nemmeno a fare qualche passo che vedo con la coda dell'occhio che una ragazza sta facendo cadere una pila di libri ben sistemati e velocemente mi fiondo a sorreggere la pila prima che cada rimettendola a posto. Leggiamo per cambiare la nostra realtà entrando in un'altra.
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serenitatis
view post Posted on 4/4/2016, 12:14     +1   -1




scheda pg - narrato - parlato - pensato Poco prima che tutti i libri finissero per terra due braccia li afferrano al volo. Alzo lo sguardo e un ragazzo dai capelli scuri era lì fermo, tenendo tutti i libri cercando di non farli cadere. Era strano vedere un ragazzo così giovane in una libreria. Lavoravo già qui da più di due settimane e avevo solo visto entrare persone adulte e qualche ragazza ogni tanto. Non c'era mai stata l'ombra di un ragazzo.
« Ti ringrazio infinitamente!» dico prendendoli e cercando di rifare la fila che con cura avevo impilato. «Hai proprio dei bei riflessi per essere riuscito a prenderli tutti. Li avevo già visti tutti per terra. » dissi abbozzando un sorriso.
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view post Posted on 4/4/2016, 12:29     +1   -1
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scheda pg - narrato - parlato - pensato Ti ringrazio infinitamente! mi dice la ragazza. L'aiuto a risistemare i libri e abbozzo un sorriso. Finito la guardo meglio. É carina, forse troppo per lavorare in una libreria. Oppure è la scena tipica di quei libri, che una volta ho rubato a mia sorella minore, in cui la bella ragazza e timida conosce un ragazzo in biblioteca. Ma siamo nella realta e non nei libri, purtroppo.Hai proprio dei bei riflessi per essere riuscito a prenderli tutti. Li avevo già visti tutti per terra. mi dice e a sua volta accenna un sorriso. Già. I riflessi sono una cosa che ci hanno insegnato ad avere. Specialmente nella scherma o nel galateo. Dovevamo essere sempre pronti a tutto e con una soluzione sempre pronta. Quante ferite ho ricevuto da mio padre con la spada quando non stavo attento e non mi concentravo... Da allora ho imparato a accorgermi di tutto quello che ho intorno. Grazie, mi è venuto spontaneo. Non sopporto di vedere dei libri a terra. Potrebbero rovinarsi. dico sincero.Leggiamo per cambiare la nostra realtà entrando in un'altra.
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serenitatis
view post Posted on 4/4/2016, 12:41     +1   -1




scheda pg - narrato - parlato - pensato "Non sopporto di vedere dei libri a terra. Potrebbero rovinarsi" dice il ragazzo mentre mi aiuta a mettere a posto i libri. Quini non è capitato qui per caso, è davvero interessato ai libri! Questa cosa mi fa rimanere leggermente di stucco. Esistono davvero dei ragazzi a cui non interessa solamente sport e auto?
«Beh ti capisco. Odio anche io vedere libri che cadono. Sono sicura abbiamo un'anima anche loro, e vederli cadere mi fa sempre male.» dico sorridendo. Sono sempre stata legata ai libri ed è per questo che quando ho trovato il lavoro qui mi sono sentita al settimo cielo. Ho portato con me, durante il trasferimento, tutti i principali libri che amo. Jane Austen, Bukowski, qualche libro di qualche scrittore italiano che amavo e altri libri che avevano segnato alcuni pensieri che solo loro erano riusciti ad esprimere a parole.
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view post Posted on 4/4/2016, 12:59     +1   -1
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scheda pg - narrato - parlato - pensato Beh ti capisco. Odio anche io vedere libri che cadono. Sono sicura abbiamo un'anima anche loro, e vederli cadere mi fa sempre male. mi dice. Annuisco, la penso esattamente come lei. Una volta sgridai mia sorella per aver strappato un foglio del mio libro preferito. Non potevo proprio sopportarlo. Insomma, era Daniel Pennac! Non mi poteva rovinare proprio il suo libro. Guardo la pila di libri da sistemare. Nella biblioteca del palazzo i libri li ordinavano solo se li leggevi. O se servivano. E dovevano essere accettati da loro. Per questo appena potevo in incognito entravo in libreria e ne prendevo uno che mi piacesse. Ma sineceramente non leggendo da molto, non so che cosa leggere. E non so le novità in campo di libri. Ci penso un po' e poi chiedo alla ragazza: Mi consiglieresti un libro? Leggiamo per cambiare la nostra realtà entrando in un'altra.
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view post Posted on 4/4/2016, 14:09     +1   -1




scheda pg - narrato - parlato - pensato Il ragazzo alle mie parole annuisce e non posso fare altro che sorridere. Evidentemente la pensa cosa me! Mi domanda che gli posso consigliare un libro e la cosa mi stupisce ancora di più. Forse dovrei smetterla di pensare che non ci sono ragazzi che leggono, perché ho la prova vivente davanti a me che esistono. Inizio a guardarmi in giro per vedere se c'è qualche libro in particolare che attira la mia attenzione, ma ne vedo così tanti che risulta impossibile scegliere. «Avevi in mente qualche genere in particolare?» chiedo gentilmente sorridendo. Era la prima volta da quando lavoravo in libreria che qualcuno mi chiedesse un consiglio. Di solito le persone entravano, si guardavano un po' in giro e al massimo ti chiedevano se c'era un libro nello specifico, ma niente di più. Però era una bella sensazione perché voleva dire che metteva nelle tue mani la sua lettura. «L’unico modo per liberarsi di una tentazione è di abbandonarsi ad essa.»
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view post Posted on 4/4/2016, 18:44     +1   -1
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scheda pg - narrato - parlato - pensato Avevi in mente qualche genere in particolare?. mi chiede sorridendo. Qualcosa in particolare... Mmmh. Mi mordo leggermente il piercing e guardo in giro i tipi di libri presenti. Classici? No, li ho letti quasi tutti. Fantascienza? Ancora no, non sono i miei preferiti in quanto romanzi. Guardo ancora un po' e lo sguardo mi si sofferma su un vecchio romanzo sociale.Un romanzo sociale magari, dello stile del "cacciatori di aquiloni" o dell'"amico ritrovato". C'era tanta verità in quei libri. Tanta quasi da far piangere. Non ero quel tipo di persona, ma conoscevo persone che per libri come "il cacciatore di aquiloni" avevano pianto.Leggiamo per cambiare la nostra realtà entrando in un'altra.
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serenitatis
view post Posted on 4/4/2016, 19:44     +1   -1




scheda pg - narrato - parlato - pensato Si morde il labbro dove noto aveva un piercing. Ammetto che mi fa un certo effetto. è proprio un bel ragazzo. April, non puoi pensare questo di un cliente! mi dice una vocina nella mia testa.
Dopo essersi guardato un po' giro dice: "Un romanzo sociale magari, dello stile del "cacciatori di aquiloni" o dell'"amico ritrovato" Nomina due libri che avevo letto e amato. Adesso è il mio turno di guardarmi in giro. Non dico una parola e mi metto a cercare un libro che avevo amato fin dal primo momento che lo avevo preso in mano. Quando finalmente lo trovo, prendo una scaletta e lo prendo con delicatezza dallo scaffale troppo altro per arrivarci senza aiuto. Torno dal ragazzo e glielo porgo.
«Questo!» gli dico con entusiasmo porgendogli il libro. «"Mille splendidi soli" è dello stesso autore che ha scritto "Il cacciatore di aquiloni" e se ti è piaciuto, non potrai che amare questo!»
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view post Posted on 6/4/2016, 15:13     +1   -1
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scheda pg - narrato - parlato - pensato "Mille splendidi soli" è dello stesso autore che ha scritto "Il cacciatore di aquiloni" e se ti è piaciuto, non potrai che amare questo! dice porgendomi in libro. Lo prendo, lo apro e scorro velocemente la trama del libro. Accenno un leggero sorridetto perchè il libro mi ispira tanto. Rialzo gli occhi e guardo la ragazza che me lo ha proposto. Mi sembra molto interessante. le sorrido e faccio passare il libro da una mano all'altra. Penso che lo prenderò! Leggiamo per cambiare la nostra realtà entrando in un'altra.
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serenitatis
view post Posted on 6/4/2016, 18:45     +1   -1




scheda pg - narrato - parlato - pensato Sfoglia il libro e si sofferma sulla trama. Accenna un sorriso e dice che prenderà il libro. Ero davvero felice e la me nascosta dentro di me faceva i salti di gioia. Era la prima volta che consigliavo un libro a un cliente e per di più questo ragazza aveva anche accettato di comprarlo. Non potevo che essere super contenta!
"April, vado a prendermi un caffè e torno." disse la mia collega Kim. Si alzò dalla sedia dietro il bancone e uscì dicendo che sarebbe tornata subito. Non mi dispiaceva rimanere l'unica commessa all'interno della libreria. Mi dava un certo senso di importanza. In fondo voleva dire che si fidava di me.
Tornai a guardare il ragazzo. «Sono contenta che hai deciso di seguire il mio consiglio.» dissi sorridendo. «Ti serve altro?» chiesi lasciando le pile di libri che dovevo finire di mettere apposto, per andare vicino al bancone che era a meno di un metro da me.
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12 replies since 3/4/2016, 20:07   95 views
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