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In giro per negozi

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serenitatis
view post Posted on 17/4/2016, 22:23     +1   -1




scheda pg - narrato - parlato - pensato Ero qui da qualche settimana ormai e non avevo ancora visitato il centro commerciale. Avevo finito di lavorare prima del previsto e siccome era ancora presto, avevo deciso di farci un salto. Certo, non era il più grande commerciale che avessi mai visto, però era molto accogliente. Piante e fiori ovunque e questa cosa mi piaceva molto. Feci qualche giro qua e là, senza nessuna meta precisa. Passavo davanti ai negozi, guardavo le vetrine e le persone che passavano. Adoravo ammirare le persone e immaginarmi la loro storia.
Passai un'oretta a girovagare, fin quando le mie gambe non mi chiesero di riposarmi cinque minuti. Ero stata tutto il giorno al lavoro a mettere apposto pile e pile di libri stando in piedi e adesso i miei arti inferiori reclamavamo pietà. Così mi sedetti sulla prima panchina vuota che vidi all'interno del centro commerciale.
«L’unico modo per liberarsi di una tentazione è di abbandonarsi ad essa.»
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view post Posted on 18/4/2016, 15:52     +1   -1
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Venus MacKenzie
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Il vantaggio di lavorare come modella è che alla fine riesci sempre a portare a casa qualcosa tra vestiti, accessori e trucchi insomma, guardaroba ben fornito a costo quasi zero, un vero sogno per tutte le ragazze. Quindi io non avrei bisogno di fare shopping e invece...
Con grande gioia di mia cugina, la maggior parte delle cosa che mi venivano regalate finivano a lei, perché a me non piaceva il modello, la fantasia o il colore.
Quindi capite che io sono praticamente costretta, nonostante tutto questo, a fare shopping!
Per quanto mi possano piacer ei negozi eleganti delle grandi firme della moda, quelli che si trovano nelle vie più in di ogni grande città, devo confessare che non mi dispiacciano neanche i centri commerciali, anzi li adoro perché puoi trovare praticamente di tutto in un unico posto. Puoi anche mangiare mentre ti riposi dal giro dei negozi. Grande invenzione i centri commerciali.
E così eccomi qui! Pronta per un nuovo giro di spese alla ricerca di... A dire il vero non sapevo bene neanch'io cosa stavo cercando, però sapevo che l'avrei scoperto non appena l'avrei trovato!
«Cogli la rosa quand'è il momento...»
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serenitatis
view post Posted on 18/4/2016, 21:18     +1   -1




scheda pg - narrato - parlato - pensato La panchina su cui ero seduta non era esattamente delle più comode. Da quando in qua le panchine sono comode?.
Mi guardai intorno e vidi un piccolo bar sulla mia destra. Notai che intorno ai tavoloni c'erano quelle che sembravano delle comodissime sedie. Mi stavano chiamando. Presi coraggio e mi alzai da quella che mi sembrava la panchina più scomoda al mondo.
Mi diressi verso il bar e andai a sedermi nell'unico tavolo libero che vidi. Quanto sono confortevoli!
- Buongiorno, cosa posso portarle?- disse una voce proprio dietro di me. Mi girai e vidi un ragazzo con la camicia un grembiule nero.
- Un caffè grazie.- risposi sorridendo.
Dopo pochi minuti arrivò la mia ordinazione e con calma iniziai a bere la mia bevanda nera fumante.
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view post Posted on 20/4/2016, 18:28     +1   -1
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Venus MacKenzie
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Anche se non avevo ancora trovato quello che stavo cercando, quindi non avevo a scoperto di cosa si trattasse, non ero di certo rimasta a mani vuote. Figuriamoci sei io, Venus MacKenzie, potevo stare in un centro commerciale per più di cinque minuti senza comprare qualcosa! E così mi aggiravo nei viali della struttura disseminati di piante e panchine, guardandomi attorno come se cercassi qualcosa o qualcuno. Nelle mani stringevo quattro borse di quelle di carta plastificata con i cordoncini per maniglie e la griffe dei negozi su entrambi i lati. Dentro, oltre agli articoli dei rispettivi negozi, si potevano trovare qualche accessorio e trucchi vari.
Mentre passavo accanto ad un bar sentii l'inconfondibile musichetta del mio cellulare, quindi passai le due borse che tenevo con la destra nell'altra mano e comincia a frugare in borsa. Dopo qualche secondo di ricerca infruttuosa poggiai le borse su una sedia libera li vicino e finalmente trovai il telefono.
«Pronto?
Si... No... Un attimo che prendo nota...»

solo ora notai che la sedia dove avevo appoggiato le borse era accanto ad un tavolino ai cui era seduta una ragazza.
«E' libera?»
chiesi indicando la sedia occupata dalle mie borse.
«Cogli la rosa quand'è il momento...»
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serenitatis
view post Posted on 21/4/2016, 20:38     +1   -1




scheda pg - narrato - parlato - pensato Finii di bere il mio caffè con calma. Il centro commerciale brulicava di persone: persone che giravano senza una meta, persone che giravano con il telefono in mano senza vedere dove stessero andando, persone che tenevano in mano sacchetti dei vari negozi sparsi per tutto il centro commerciale.
Avevo appena poggiato la tazza, che fino a qualche minuto prima conteneva la mia bevanda, quando qualcuno appoggiò delle buste sulla sedia accanto alla mia. Alzai lo sguardo e vidi una ragazza.
-è libera?- chiese.
-Certo- risposi io sorridendo.
Tutti i tavoli erano occupati e la ragazza sembrava in difficoltà.
Non avrei mai pensato che ci sarebbe stata così tanta gente durante un giorno settimanale.
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view post Posted on 30/4/2016, 23:39     +1   -1
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Scusa il ritardo ma è stata una settimana pesante al lavoro!


Venus MacKenzie
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Finalmente, dopo due settimane piuttosto intense tra set fotografici e provini per sfilate e nuove campagne pubblicitarie, avevo un giorno da dedicare, finalmente, solamente e completamente a me!
In teoria avrei dovuto rimanere a casa, era da troppo tempo che rimandavo le cosiddette grandi pulizie, ma era una giornata troppo bella per starmene chiusa in casa a spolverare e lavare vetri e pavimenti; e come la potevo passare una giornata così?
In spiaggia, a prendere il sole in riva al mare?
Andando in bicicletta nei viali ombrosi di qualche parco? Leggendo su una panchina?
No, io mi chiudevo in un centro commerciale, girando tra i vari piani, a fare shopping!
Avevo già fatto diversi acquisti, ma non avevo ancora finito, quando all'improvviso mi squilla il telefono. Dovetti appoggiare le borse su una sedia per riuscire a recuperare il cellulare.
Uno sguardo allo schermo e capii subito che la mia tanto agoniata vacanza poteva essere più breve del previsto.
Dall'altra parte c'era il mio manager che mi stava elencando una serie d'impegni per la prossima settimana. Chiesi alla ragazza che occupava il tavolino, se la sedia che avevo occupato con le mie borse era libera e. a risposta affermativa, mi sedetti tirando fuori agenda e penna.
«Si... si... si...
Ok, ho segnato tutto!»

Dissi mentre facevo una spunta accanto ad ogni impegno che mi veniva ripetuto.
«Ok... Buongiorno anche a te!»
Dissi spegnendo il telefono e appoggiandolo sul tavolo.
Mi appoggiai allo schienale e buttai indietro la testa sbuffando
«Uff, vacanza finita!»
poi sembrai ricordarmi di qualcosa all'improvviso e rialzai la testa
«Scusami, magari stai aspettando qualcuno...»
dissi prendendo in mano il telefono e rimettendolo in borsa.
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5 replies since 17/4/2016, 22:23   60 views
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